AI più sicura delle email: tutelare la privacy aziendale zero sbatti
In molti sostengono che inviare informazioni all'AI non sia sicuro. E invece vi assicuro che è sicuro 😄
TL;DR
Problema: Blocchi l'AI per "sicurezza" ma mandi bilanci via email che fa 7 hop su server dove viene copiata ogni volta
Soluzione: Scegli provider AI che non usano i vostri dati per l'addestramento (Claude Team, ChatGPT Plus) e verifichi certificazioni
ROI: Puoi usare AI su dati sensibili con tranquillità reale, non illusione sicurezza email
Tempo: 10 minuti per capire quale versione serve, 5 minuti per verificare il tuo provider attuale
Almeno molto più sicuro di tante altre cose che facciamo da quasi trent'anni con i nostri dati privati via posta elettronica.
Breve storia informatica: la posta elettronica nasce negli anni 70 come un sistema di messaggistica ideato per scambiare messaggi di testo in chiaro tra utenti dello stesso server. Poi è arrivata Internet e le università hanno iniziato ad usare la posta elettronica tra server diversi. Le aziende ne hanno scoperto l'utilità e la cosa è dilagata, tanto che nei primi anni 2000 la posta elettronica è diventata il sistema portante della comunicazione aziendale, ma un giorno qualcuno ha detto: ok, ma qui è tutto in chiaro, infatti bastava collegarsi ad una porta di rete con un qualunque computer e si potevano "ascoltare" tutti i messaggi inviati e ricevuti. Da quel giorno è nato il protocollo TLS che permette di criptare il contenuto dei messaggi durante il transito da un server all'altro. Purtroppo questo non ha risolto definitivamente il problema. Il protocollo email non essendo nato per tutelare la privacy ancora oggi necessita che i messaggi ad ogni passaggio vengano aperti e interpretati dal server di posta per poterli instradare. Anche il servizio anti-spam legge il testo completo dei messaggi, e in alcuni casi anche gli allegati.
Ho colto l'occasione per documentarmi ulteriormente attraverso ClaudeAI, vi metto qui la conversazione.

Quindi quando il vostro commercialista vi manda il bilancio via email, le informazioni vengono copiate ad ogni passaggio, mediamente su almeno sette server in tutto il tragitto dal suo computer al vostro. Server di cui non abbiamo il controllo.
Vediamo cosa succede quando usiamo i chatbot AI come ChatGPT e ClaudeAI.
Sul vostro computer digitate un prompt ed eventualmente allegate qualche documento da analizzare. Il computer si connette con i server del chatbot via https (criptato), invia il messaggio, il server del chatbot elabora e risponde, sempre su https. Ergo: quasi impossibile da intercettare e decriptare a meno che non abbiate un computer quantistico (quelli che usano gli stati quantici della materia per fare i calcoli, forse ne parleremo più avanti).
Ora il punto è cosa succede alle vostre chat dopo che avete finito ?
Dipende molto da a chi vi affidate come provider AI. Io ho dovuto guardarci dentro per bene, visto che i clienti mi chiedono quale AI devono usare, e sono giunto alla conclusione che qualunque si scelga non deve essere la versione gratuita.
Tra le versioni a pagamento Consiglio ClaudeAI per due motivi: hanno una approccio più etico all'AI e detengono più certificazioni ISO sulla sicurezza al momento in cui scrivo.
Ora però dobbiamo capire le differenze tra le versioni a pagamento, prendiamo sempre ClaudeAI come riferimento. Ecco una tabella completa che illustra le differenze tra: free, pro, team, enterprise e API.
| Caratteristica | Claude FREE | Claude PRO | Claude TEAM | Claude ENTERPRISE | Claude API |
|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo | Gratuito | €18/mese | €25/utente/mese | Custom | Pay-per-use |
| Training AI di default | ⚠️ OPT-OUT richiesto (dal 28 agosto 2025) | ⚠️ OPT-OUT richiesto (dal 28 agosto 2025) | ✅ NO (Commercial Terms) | ✅ NO (Commercial Terms) | ✅ NO (zero training) |
| Conservazione dati (con training) | 5 anni | 5 anni | N/A | N/A | N/A |
| Conservazione dati (senza training) | 30 giorni | 30 giorni | 30 giorni (configurabile) | Configurabile (fino a zero) | Zero possibile con ZDR |
| Chat in Incognito | ❌ No training (anche con opt-in) | ❌ No training (anche con opt-in) | N/A | N/A | N/A |
| Controllo amministrativo | Utente individuale | Utente individuale | Primary Owner | Primary Owner + Admin | Cliente |
| Tipo di account | Consumer | Consumer | Commercial | Commercial | Commercial |
| DPA (Data Processing Agreement) | ❌ No | ❌ No | ✅ Sì | ✅ Sì | ✅ Sì |
| Feedback (thumbs up/down) | Conservato 5 anni | Conservato 5 anni | Politica commerciale | Politica commerciale | Politica commerciale |
| Safety flagging | ⚠️ Può essere usato per safety training | ⚠️ Può essere usato per safety training | ⚠️ Può essere usato per safety training | ⚠️ Può essere usato per safety training | ⚠️ Può essere usato per safety training |
Dalla tabella possiamo riassumere:
- Versione FREE: non usare, mai
- Versione PRO: buona per la privacy, servono impostazioni per evitare che le chat vengano usate per i training
- Versione TEAM: ottima, totalmente compatibile con le policy di sicurezza e privacy di ogni PMI italiana soggetta a GDPR, inoltre l'amministratore dell'account ha modo di controllare, accendere e spegnere alcune funzionalità se non rispettano le policy aziendali.
- Versione Enterprise: ulteriormente sicura (si possono ridurre a zero i giorni di conservazione delle chat sui server di Claude AI)
- API: sono usate quando si sviluppano soluzioni software che interagiscono con l'AI, non riguarda la scelta di oggi ma è importante sapere anche questo.
Vi illustro di seguito come nella versione PRO sia possibile disattivare l'utilizzo delle chat per il training.

La voce da disattivare per l'opt-out menzionato in tabella è quella in fondo: "Aiuta a migliorare Claude". Io l'ho lasciata attivata perchè avendo sia l'abbonamento PRO che quello TEAM, uso il PRO solo per alcuni test comparativi rispetto al TEAM e non con dati sensibili.
Come verificare il tuo provider AI
Se usi ChatGPT, Gemini, Copilot o altri, ecco cosa controllare:
1. Cerca la pagina "Privacy" o "Data Policy"
- Solitamente nel footer del sito
- Cerca sezione "Enterprise" o "Business"
2. Verifica zero retention
- Parole chiave: "zero retention", "no training", "data not used for training"
- ChatGPT Plus: ha zero retention di default
- Gemini: verifica impostazioni account Google Workspace
3. Controlla certificazioni
- SOC 2 Type II (minimo)
- ISO 27001 (meglio)
- GDPR compliance (obbligatorio per Europa)
Red flag assoluti:
- "We may use your data for improving our models"
- Nessuna menzione di retention period
- No certificazioni visibili
- Solo versione gratuita disponibile
Ma allora perché continuiamo a mandare bilanci via email senza pensarci due volte, mentre blocchiamo l'AI per paura della privacy?
Forse perché l'email la usiamo da 30 anni e ci siamo abituati. Ma l'abitudine non è sicurezza.
E se stessimo proteggendo la cosa sbagliata?